UNA BELLA ESPERIENZA

I pensieri dei ragazzi della Scuola di Carità in vista agli ospiti della Casa della SerenitàOrmai da alcuni anni le suore di Maria Bambina organizzano, ogni due settimane, degli incontri alla Casa della Serenità, con un gruppo di ragazzi delle scuole superiori seguiti da suor Stefania;

incontri che si articolano in un momento di riflessione e condivisione e in un momento di visita agli anziani.

 

Per noi ragazzi è un’opportunità per dedicarci all’altro e allo stesso tempo per arricchirci, per sperimentare un’interazione con persone che hanno una grande esperienza di vita alle spalle e una diversa mentalità.


Ognuno di noi ha un anziano “assegnato” che ogni volta va a trovare individualmente; in aggiunta, il gruppo organizza attività quali la tombolata e le Messe animate da noi che coinvolgono tutti gli anziani della Casa di riposo.

 

 

 

Ecco alcuni nostri pensieri:


… un’ondata di felicità e di positività nonostante i 93 anni, l’energia in lei è ancora tanta; ogni volta i suoi racconti e la sua forza mi riempiono di gioia, il suo sorriso è un sole che mi illumina la giornata”. (E.V.)


… la ammiro molto e sono felice di poterla aiutare a stare meglio, nel mio piccolo. Forse nulla in confronto a quello che lei ha fatto per me e per il quale non smetterò mai di ringraziarla”. (M.B.)


... Credo che un’amicizia del genere arricchisca chiunque e sia un dono davvero prezioso da portarsi dentro per il futuro”. (S.B.)


… ho ricevuto tanto dalla nostra amicizia: ho scoperto miei pregi e miei difetti che nemmeno sapevo di avere. E ho conosciuto una realtà importante della vita: quella del dolore. Se prima infatti avevo paura ad affrontarla, ora sono diventata più consapevole e ho imparato a vederla in tutte le sue sfaccettature” (I.F.)


… A volte vado a trovare anche il signor E., col quale condivido la passione per la poesia, e che ogni volta mi commuove coi suoi ricordi, la sua sincerità e la sua capacità di trasmettere allegria. Queste persone hanno una forza enorme, perché nella loro debolezza e fragilità hanno tanta bellezza da consegnare a noi giovani pressoché inesperti della vita”. (A.B.)

 

 

I ragazzi della Scuola di Carità

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